Usare una versione di Facebook completamente in sardo? Da qualche giorno si può: è stata introdotta, infatti, una applicazione che permette di parlare sul social network di Mark Zuckerberg in limba. Per il momento si può scaricare unicamente sul computer, ma chi è abituato ad usare lo smartphone o il tablet non ha niente da temere; tra pochi mesi, infatti, sarà pronta anche l’app per i device mobili. Insomma, Facebook parla in sardo, e sono già più di mille le persone che hanno deciso di usare l’app; tutto lascia pensare che si tratti di un numero destinato ad aumentare in modo esponenziale nelle prossime settimane.
Il mondo sardo partecipa attivamente
Certo, il debutto è avvenuto pochi giorni fa, e ci sono ancora alcune voci in inglese; nel giro di breve tempo, comunque, tutto sarà messo a posto. A renderlo noto è il Coordinamentu pro su sardu ufitziale, che non è altro che l’associazione che raccoglie esperti e appassionati di lingua sarda che si è dedicata a questa iniziativa. La Limba Sarda Comuna è la lingua ufficiale utilizzata: gran parte del merito va attribuito al comitato Facebook in Sardu; è lui che ha dato il la a questa battaglia un paio di anni fa raccogliendo circa 20mila adesioni. Sono stati poi i volontari del Coordinamentu pro su sardu ufitziale a occuparsi delle traduzioni, insieme a tutti coloro che hanno lavorato in vari gruppi su Facebook. L’argomento è stata trattato anche dall’Unione sarda, il più antico e diffuso quotidiano della Sardegna.
La Limba Sarda Comuna
E proprio nei gruppi di lavoro ha prevalso la Limba Sarda Comuna, il che conferma – per altro – che non è possibile operare a un determinato livello con una lingua minoritaria in assenza di uno standard comune. Purtroppo, le istituzioni regionali non si sono interessate – come si sperava – a questa iniziativa; ciò non ha in nessun modo demoralizzato i volontari sardi, che si sono cimentati con grande passione. La traduzione, naturalmente, dovrà essere sempre aggiornata, visto che Facebook è in costante evoluzione. Lo stesso Facebook sceglie, attraverso gli algoritmi che lo caratterizzano, le voci che vengono proposte; lo fa tenendo conto dei voti provenienti dagli utenti, della loro coerenza interna e di altri parametri, come la quantificazione.
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