A Boston ieri, lunedì 16 aprile 2013 alle ore 14:50 locali, le 20:50 italiane, due esplosioni hanno colpito il centro, vicino al traguardo della maratona che si stava tenendo in quel mentre.
Cosa è successo di preciso?
Un attentato: degli ordigni sono esplosi a 20 secondi uno dall’altro, ed hanno ucciso tre persone, tra cui un bambino di 8 anni, e provocato più di 130 feriti, di cui molti in condizioni gravi o da amputare.
L’intento era ovviamente di attirare l’attenzione mediatica, dal momento che è stato scelto un punto pieno di telecamere e giornalisti: proprio per questo, le immagini ed i video della tragedia sono giunte subito nei notiziari in diretta delle TV americane ed hanno fatto rapidamente il giro del mondo.
Purtroppo, non si sa ancora niente di certo: anche le autorità non sono ancora in grado fornire una esatta ricostruzione.
Per il momento, è stato detto che sarebbero stati disinnescati altri ordigni, subito dopo la prima esplosione, ma poi è stato tutto smentito.
Al lavoro per ottenere più dettagli sull’accaduto è l’FBI, che cercherà di risalire quanto prima ai responsabili: non c’è stata comunque alcuna rivendicazione in grado di aiutare gli investigatori.
Il presidente Obama ha affermato di seguire il caso con la massima attenzione: ha detto inoltre che chiunque si sia macchiato dell’orribile atto, dovrà pagare.
Come è successo in passato, in America c’è nuovamente terrore: si, sembra essere caduti di nuovo in quell’incubo che è il terrorismo.
Le tragiche scene sono quelle che oramai gli statunitensi sono abituati a vedere: corpi mutilati a terra, urla, panico e famiglie divise.
La sicurezza, dopo questo terribile evento, è stata raddoppiata in tutta la città.
Puoi seguire la diretta video sugli eventi di Boston direttamente dal sito Web di Repubblica e da quello del Corriere.
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