Valentina
Qualcuno, addirittura, aveva gridato al complotto. Troppo strana, in effetti, la coincidenza: nello stesso giorno in cui Dragon Age: Inquisition riceveva il premio come miglior gioco dell’anno nei Game Awards 2014, BioWare rilasciava una patch che sì mirava a risolvere alcuni bug, tra l’altro nemmeno tanto evidenti, ma che fondamentalmente avrebbe dovuto confermare l’ottimo livello tecnico del videogame.
Invece, è accaduto qualcosa di incredibile. Spesso può capitare che alcune patch provochino nuovi errori nelle versioni precedenti del gioco, ma quello che è successo con Dragon Age: Inquisition ha probabilmente pochi precedenti. La patch ha provocato un clamoroso downgrade grafico (nei giorni scorsi vi abbiamo mostrato anche una foto piuttosto emblematica con un “prima e dopo” da brividi) soprattutto su Pc, rendendo il videogame praticamente ingiocabile. Alcuni utenti, tra l’altro, denunciavano anche file di salvataggio corrotti su Xbox One, senza contare crash e blocchi continui praticamente su tutti i dispositivi. Insomma, un disastro.
Oggi è arrivata la sorpresona, che quasi può suonare ironica: BioWare, mostrandosi sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza, ha rilasciato la “patch della patch”, annunciando l’aggiornamento anche con un certo orgoglio sul proprio sito web ufficiale. Dragon Age: Inquisition, di colpo, è tornato ad essere il gioco di sempre.
Tornando seri, la software house statunitense ha cercato anche di spiegare cosa è accaduto con la precedente patch, la seconda ufficiale: l’update avrebbe dovuto permettere a chi aveva i settaggi del gioco inferiori a “Ultra” di abbassare comunque mantenendo la qualità degli shader. La patch, invece, ha impostato in automatico la qualità minima per tutti, coi risultati che tutti conosciamo. La “patch della patch” di Dragon Age: Inquisition è già disponibile su tutte le console (tranne Xbox One che non aveva ricevuto neppure quella incriminata) ed ha un peso minore di 20 MB a dimostrazione che il problema era davvero di poco conto.
