FratelloGeek ti parla di una collaborazione fra il Museo Nazionale d’Israele e Google, per pubblicare on-line opere provenienti dai rotoli del Mar Morto.
Cosa hanno in comune l’archeologia con Google? Penserai niente.
Sono stati resi disponibili on-line 5 rotoli fra i rotoli del Mar Morto.
Ritrovati sessanta anni fa, i Manoscritti del Mar Morto sono importantissime testimonianze scritte delle comunità a cavallo dell’anno zero.
Sono stati datati fra il primo secolo a.C. ed il primo secolo d.C. e trattano principalmente argomenti religiosi.
Sono passati 2000 anni dalla loro stesura, ora sono pronti per il salto nel mondo digitale.
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Progetto nato dalla collaborazione tra Google ed il Museo Nazionale d’Israele, la pubblicazione dei 5 rotoli è un importante progresso verso la digitalizzazione dei testi antichi.
Con il tuo computer potrai compiere un salto nel passato di oltre 2000 anni.
Avrai a disposizione l’ingrandimento e rimpicciolimento delle immagini.
Puoi anche avere la traduzione del passo evidenziato in lingua inglese.
Il rotolo più importante fra questi è il Libro di Isaia, testo redatto nel V secolo a.C., sacro per i fedeli sia della religione cristiana che di quella ebraica.
Grazie a questo progetto tutti potranno cosultare i preziosi rotoli senza compromettere la conservazione e la sicurezza degli originali.
Questo ci fa capire come le tecnologie moderne, anche quando si parla di materiale risalente a decine di secoli fa, possano essere un valido strumento.
E tu che ne pensi?