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La biometria facciale è il futuro della sicurezza nei casinò

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Se le impronte digitali sono ormai diventate la normalità per la gestione dei protocolli di sicurezza, a partire dal blocco degli smartphone, c’è un’altra tecnologia destinata ad essere utilizzata in maniera massiva in diverse applicazioni: è la biometria facciale, o riconoscimento facciale, che non solo verrà impiegata nei controlli di confine e negli aeroporti, ma invaderà anche il nostro quotidiano, dal privato al pubblico.

Una delle applicazioni più interessanti riguarda l’utilizzo della biometria facciale per selezionare i clienti all’ingresso di un casinò; questa soluzione prevede una doppia funzione, cioè quella di garantire la sicurezza da persone schedate dalla polizia e di impedire a chi soffre di ludopatia di accedere alle sale da gioco. In realtà ci sarebbe anche una terza funzione, più ufficiosa che ufficiale, ovvero negare l’accesso ai casinò alle persone sgradite, cioè quelle che utilizzano trucchi ed escamotage per vincere ai tavoli.

Come viene applicata la biometria alla sicurezza nei casinò

riconoscimento faccialeTutto parte della National Gambling Commission (gli Stati Uniti sono sempre in prima linea riguardo l’applicazione delle tecnologie per il controllo e la sicurezza), che ha deciso di introdurre un sistema di identificazione delle persone basato sul riconoscimento facciale; ben presto, entrare e giocare al casinò negli Stati Uniti potrebbe non essere semplice se si è affetti da ludopatia certificata o se si hanno precedenti penali.

Per implementare il controllo di accesso biometrico, le sale da gioco dovrebbero essere predisposte con un sistema, collegato ad internet, che possa inviare in tempo reale i dati facciali e avere immediata risposta dal database. In questo modo, alle persone non autorizzate non sarà permesso l’accesso.

Ad ognuno dovrà quindi essere eseguita la scansione del viso, che genererà un’immagine 3D ad alta definizione, da cui verranno esaminati i tratti somatici rilevanti, come la struttura ossea e la distanza tra gli occhi o quella tra la bocca ed il naso, ecc.

Biometria facciale e privacy

Per evitare di violare la privacy delle persone, se la scansione del viso non corrisponde a nessuna immagine presente nel database, essa verrà cestinata immediatamente. Al tempo stesso, il sistema girerà secondo un algoritmo codificato che non permetterà alcuna connessione tra le informazioni generate dalla biometria e quelle personali. Quindi, anche un eventuale furto di questi dati sarebbe inutile, in quanto solo il sistema implementato nel casinò sarebbe in grado di decriptare il codice.

Se dal punto di vista della sicurezza pubblica ed individuale (protezione dalla ludopatia) il sistema di riconoscimento facciale risulta davvero efficace per garantire un accesso filtrato nei casinò, al tempo stesso aleggia sempre lo spettro del controllo e dell’invasione della privacy (checché se ne dica), soprattutto in seguito al caso Snowden e alla scoperta del programma PRISM per la sorveglianza elettronica attuato dalla NSA.

Pubblicato da Valentina

Valentina

La curiosità per il mondo tecnologico mi è stata trasmessa da mio padre fin da piccola e probabilmente per questo sono sempre stata abbastanza “nerd”. Ma questa è stata anche la mia grande fortuna, perchè la passione per questo mondo mi ha fatto trovare il lavoro dei miei sogni, scrivere ed approfondire questi argomenti per portarli all’attenzione di tutti! Grazie papà!