Sulle pagine del social network più famoso non è difficile imbattersi in foto imbarazzanti postate magari senza rendersene conto durante una festa, dopo aver alzato un po’ il gomito. Il problema è che Facebook non lo usano solo gli amici, ma anche parenti e datori di lavoro e spesso chi ha pubblicato quelle immagini si rende conto di aver sbagliato.
Questo è il motivo che sta spingendo Facebook a cercare di creare una sorta di assistente digitale in grado di analizzare ed elaborare tutti i dati relativi al nostro volto per poter individuare le foto imbarazzanti in cui è evidente, ad esempio, lo stato di ubriachezza. Il progetto è portato avanti dal reparto Intelligenza Artificiale della società di Manlo Park.
Yann LeCun, uno dei membri dei team che lavora al progetto, ha spiegato che l’obiettivo è creare un meccanismo di controllo (impostato sfruttando le capacità di apprendimento profondo) che sia in grado di riconoscere le foto imbarazzanti o presunte tali e avvisi l’utente con messaggi del tipo “attenzione, sei sicuro di voler pubblicare questa immagine che potrà essere vista anche da tua madre o il tuo capo?”.
L’apprendimento profondo è uno strumento davvero potente, utilizzato dai colossi del settore tecnologico (Google lo usa nel suo motore di ricerca, basta pensare al riconoscimento dei volti nelle foto), tra cui proprio Facebook, e la cosa si può notare osservando come i suggerimenti che vengono mostrati nel momento in cui vengono taggati gli amici nelle foto siano sempre più precisi. Riuscirà questo strumento ad impedire la diffusione di foto imbarazzanti sul web?