Valentina
Dal 1 marzo è cambiato qualcosa in relazione a Google. Sei curioso di scoprire di cosa si tratta? Allora non ti resta che leggere il resto dell’articolo.
Ma come mai questo cambiamento?
E’ Alma Whitten, direttore Privacy for Products and Engineering presso l’azienda di Mountain View, a spiegarci i nuovi termini di Google.
In base alle sue parole, questo aggiornamento risulta essere necessario al fine di rendere più comprensibile l’atteggiamento di Google nei confronti dei dati degli utenti e più efficaci le relative norme.
Inoltre, la Whitten ripercorre un pochettino la storia del colosso della ricerca informatica, dal 1998 in poi quando nacque come motore di ricerca.
Poi ha iniziato a sfornare servizi sempre più funzionali ed efficienti come Gmail, Google Maps, Chrome, Google Documenti e per ultimo Google+.
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Si è dato input ai sistemi operativi quali Android e Chrome OS, ed è arrivato a fondare veri e propri Store come l’Android Market ed il Chrome Web Store.
Ogni volta che veniva lanciato un nuovo prodotto, BigG introduceva nuove normative sulla privacy (tra l’altro molto complesse e lunghe).
Di conseguenza, era un’impresa ardua leggere tutte le regole di tutti i servizi.
Per la suddetta ragione, mamma Google ha deciso di fare qualcosa di molto utile, semplificando le cose per noi utenti.
Dal primo marzo entra dunque in vigore il nuovo regolamento sulla privacy di Google, il quale permette di tenere sott’occhio tutte le informazioni riguardanti un dato servizio, con i dati connessi ad altri servizi.
Infine, il direttore Privacy ci tiene a farci sapere che le modifiche in questione non implicano la raccolta di nuove informazioni, tantomeno la vendita di dati personali.
Intanto, la Commissione Europea chiede una sospensione dell’avvio delle nuove norme, almeno fino a quando non dissiperà i dubbi per quanto riguarda la conformità con le leggi europee sulla protezione dei dati.
Tutto chiaro?
