Succede per tutti i dispositivi di fascia alta: poche settimane dopo la loro commercializzazione, vengono smontati ed analizzati, per scoprire come l’azienda produttrice abbia lavorato alla produzione di questi nuovi dispositivi.
Il malcapitato di oggi è il Galaxy Note 3 e, come si evince da alcune foto, il dispositivo è stato completamente messo a nudo.
Il costo di produzione si aggira intorno ai 240 dollari, quindi maggiore rispetto al Note 2: le ragioni sono il nuovo display ed il processore Qualcomm.
Samsung ha costruito RAM e memoria flash: mentre tutti i chip baseband ed i circuiti ausiliari di alimentazione sono appartenenti alla Qualcomm.
Il chip NFC è stato prodotto da Broadcom ed il controller digitizer da Wacom.
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